« È una canzone che sa di stringhe di liquirizia, di stringhe di amicizia,
di castagnate, di voglia di stare insieme, di odore tiepidino di spogliatoio,
di schiocchi improvvisi di calcetto, di incontro di catechesi un giovedì pomeriggio
a primavera inoltrata, di don simpatici e suor giselle centravanti, di partite indimenticabili,
di domenica mattina, di anni splendidi, di sala giochi, di cammino di formazione, di stupidéra. » (Elio e le Storie Tese)
Le nostre attività (qui sotto il Progetto Oratorio)
Le attività del nostro Oratorio sono principalmente pastorali, come la catechesi dei bambini e dei ragazzi e incontri di vario tipo per la comunità dei fedeli, il teatro, la musica e il grest. L'attrezzatura sportiva e gli ambienti ricreativi rendono l'oratorio un luogo di aggregazione e di ritrovo per ragazzi e adolescenti. Inoltre, la struttura viene utilizzata per avvenimenti culturali o di rilevanza sociale, anche da altri enti esterni alla parrocchia. La presenza di animatori religiosi e laici permette attività per i ragazzi durante tutto l'anno (trovare l'oratorio chiuso è davvero una rarità!!!). Tra i nostri principali impegni ricordiamo giochi ed escursioni, l'accompagnamento nello studio, attività di volontariato e caritative.
Progetto Oratorio Don Bosco di Canicattì
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ AG
PROGETTO ORATORIO.
Il nostro Oratorio Don Bosco si dota di un Progetto Oratorio per il triennio 2012 - 2015, sapendo che ai nostri tempi tale Progetto deve essere continuamente revisionato ed aggiornato, per renderlo adatto ai tempi: “con Don Bosco e coi tempi”!
1) L’Icona Biblica che viene scelta in adesione al progetto ispettoriale della Sicilia è IL BUON PASTORE.
Tale icona, infatti, indica gli atteggiamenti che ogni operatore pastorale deve avere;
- è esempio concreto ed espressione del Criterio Oratoriano;
- suggerisce l’atteggiamento dell’andare incontro, dell’uscire dagli schemi rigidi che l’oratorio deve avere e della capacità di adattare la proposta formativa ai singoli ragazzi e giovani che frequentano;
- rivela la “chiamata” a seguire Gesù per diventare “pastori”.
Ci viene incontro, in tutto ciò, la frase di Don Bosco: l’educazione è cosa di cuore!
Il cuore oratoriano di Don Bosco si caratterizza per la motivazione spirituale del suo impegno sociale: buoni cristiani e onesti cittadini. L’educatore, pertanto, è il mediatore dell’azione della grazia di Dio per educare ed evangelizzare. La preghiera è il punto di partenza di ogni iniziativa.
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo perché ogni giorno, tutti i giorni ci si raccolga con tutti i ragazzi e
giovani per la preghiera e il pensiero formativo, generalmente verso le 18 serali e,
in estate, anche con le preghiere e il buon giorno nella mattinata.
2) UN CUORE APERTO ALLA COMUNITA’.
L’Oratorio è una Comunità, ma si rivolge anche alla Comunità Parrocchiale e alla Comunità Civile territoriale. In particolare agisce come Comunità Educativo-Pastorale, per cui è formata con solo da ragazzi e giovani ma anche da adulti che partecipano dello stesso Progetto Educativo e che quindi tendono ad attualizzare nell’ambito dell’oratorio una esperienza di Chiesa inserita nel contesto civile. In particolare evidenziano la dimensione educativa (edùcere, cioè tirare fuori, o meglio aiutare perché il giovane impari a tirare fuori e mettere in pratica le sue stesse potenziali e talenti - G. Corallo, Corso di Pedagogia); e la dimensione pastorale, per saper sempre meglio interagire con gli altri e intraprendere un percorso spirituale che sia duraturo nel tempo, con sbocchi vocazionali (impegni tra i cooperatori o gli ex-allievi, ma anche riflessioni sulla propria vita come possibili consacrati SDB o FMA, ecc.)
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo perché i vari gruppi di Giovani ed Animatori che seguono la spiritualità
MGS, possano sempre meglio interagire con i Cooperatori ed Ex Allievi, con la nostra Parrocchia e con le forze sociali (Comune, Scuole, Parrocchie) territoriali, attraverso l’organismo del Consiglio Oratoriano.
3) UN CUORE CHE ALIMENTA LA PASSIONE PER I GIOVANI.
L’ambiente oratoriano è il clima che caratterizza ogni opera salesiana, non solo l’Oratorio.
La predilezione per i giovani si manifesta praticamente nello stare fisicamente con loro e nel condividere le loro gioie e i loro dolori, amando ciò che essi amano purché sia amabile, esprimendo il lato vero dell’amore per i giovani che consiste nel voler il loro bene aiutandoli a crescere. Help us grow: aiutateci a crescere! Così si esprimeva il logo dell’Oratorio Salesiano di Sliema, Malta.
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo per l’assistenza diretta nei cortili e nelle sale e per l’organizzazione
delle attività formative, ricreative e sportive in vista di una crescita armoniosa e totale.
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ AG - pag. 2 -
4) CRITERI CARISMATICI ED IDENTITA’ DELL’ORATORIO SALESIANO.
Il criterio permanente dell’Oratorio consiste nel tenere presente innanzitutto i ragazzi e giovani di quel dato territorio e di un dato tempo, e per questo “mettere al centro dell’interesse e dell’azione il giovane”.
Questo si potrà ben realizzare con l’indirizzo che ci viene dato dalle Costituzioni Salesiane: che l’Oratorio sia Parrocchia che evangelizza, Casa che accoglie, Scuola che avvia alla vita, Cortile per incontrarci da amici e vivere in allegria.
In altre parole l’Oratorio con i suoi animatori, adulti e dirigenti, deve avere la capacità ci proporre esplicitamente l’evangelizzazione, prima evangelizzazione con alcuni e profonda evangelizzazione con altri, considerando anche la necessità di proporre ai più sensibili, esempi e stili di vita fortemente impegnativi, sempre in un clima di accoglienza per tutti, con una sapienza che trasforma ogni esperienza in una scuola di vita, creando e mantenendo quel clima di apertura e di allegria propria del cortile.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Clima di accoglienza, con l’atteggiamento delle persone, la cura degli ambienti, disegni e scritte di accoglienza.
- Mantenimento del clima di serenità, unito alla “declinazione delle regole” che danno maggiore sicurezza ma anche rispetto per le persone e l’ambiente.
5) EDUCARE EVANGELIZZANDO ED EVANGELIZZARE EDUCANDO.
Parole chiave: Educare, Civilizzare.
La Pastorale giovanile si caratterizza per una sua incarnazione culturale nell’area dell’educazione, e la Pedagogia salesiana si distingue per una costante finalizzazione pastorale.
“L’Educazione è il nostro modo preferito e il nostro campo privilegiato per evangelizzare e l’annuncio del Vangelo è la ragion d’essere della nostra arte educativa”. (Don Egidio Viganò, Rettor Maggiore, chiusura del Capitolo Generale Salesiano XXI).
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Bisogna evitare che l’attività dell’Oratorio abbia finalità solamente ludiche.
- Rafforzare la formazione degli animatori, allenatori ed educatori.
- Coinvolgere genitori ed adulti nel cammino di educazione.
a) Cosa richiede l’Arte Educativa?
· Profonda motivazione vocazionale
· Stretto legame del Vangelo con la cultura
· Senso pedagogico della gradualità
· Consapevolezza del fine ultimo della salvezza operata da Gesù Cristo
· Adattare l’azione educativa alla condizione evolutiva del giovane
· Promuovere il dialogo tra Fede, Cultura e Religioni
· Privilegiare il rapporto educativo personale senza diminuire il rapporto educativo con la massa.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Gli educatori ed animatori si impegnano ad uno studio pedagogico approfondito lo studio della condizione giovanile, oggi a Canicattì.
b) Associazionismo e Gruppi d’impegno.
Don Bosco favorì vari forme di associazionismo chiamate Compagnie. Oggi i linguaggi e le modalità di aggregazione si esprimono diversamente, ma resta valida l’intuizione fondamentale e la sfida ad impegnare e responsabilizzare i giovani.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Dare fiducia ai giovani e possibilità di gestire gruppi associativi (attualmente il
Gruppo Giovani Animatori (sedicenni), ma anche “I Seguaci di Maria”).
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ AG - pag. 3 -
c) Vari tipi di Associazioni coesistono in un Oratorio:
· Associazioni riconosciute civilmente (del Tempo Libero, come TGS, CGS, CNOS-Sport, PGS e altro);
· Associazioni formative (quelli nell’ambito diretto del MGS, o tipo Scout o altro);
· Associazioni di interesse, musicale, teatrale, danza, comunicazioni, sport, ecc.
L’elemento unificatore è il progetto dell’Oratorio, che dà ai responsabili la consapevolezza di concorrere alla realizzazione di una mèta comune, che è quella della educazione del giovane e della sua crescita integrale in una visione cristiana della vita, attraverso la condivisione di elementi carismatici ed identità spirituale propri del Movimento Giovanile Salesiano.
Il MGS da una parte offre questa sua identità spirituale offrendola come una spiritualità della gioia e dell’ottimismo, ma anche esperienza profonda di preghiera:
· una esperienza spirituale e sociale completa, capace di orientare le scelte vocazionali, intese come gamma di scelta completa (matrimonio cristiano, professione svolta come attività socialmente utile, volontariato, scelte di vita sacerdotale o consacrata con il dono completo e totale di sé e come risposta alla chiamata di Dio);
· una esperienza che diventa anzi, ponte tra strada e Chiesa e che si rivolge per ciò stesso, anche ai lontani, a volte caduti nelle maglie della delinquenza, o a quelli del muretto, cioè a quelli che restano ai margini della vita dell’Oratorio;
· esperienza associativa coinvolgente ed attraente sia per quanto riguarda le relazioni interpersonali che per quanto riguarda i mezzi adoperati (uso delle moderne tecniche informatiche, esperienze artistiche o sportive di buon livello, escursionismo, bricolage, ecc.);
ma d’altra parte non si intimidisce davanti ad altre proposte ed identità spirituali ritenendole superiori o carismaticamente più complete, come purtroppo è successo in passato. Ben sappiamo che “Spiritus spirat ubi vult”, -dove vuole- come dice la Scrittura: lo Spirito ha una grande varietà di manifestazioni sempre valide, ma sarebbe ingiusto dire e pensare che un giovane che vuole impegnarsi maggiormente nel campo della propria formazione deve ricorrere ad altre spiritualità. Piuttosto dobbiamo dire che ognuno è libero di scegliere quello che crede con una propria sensibilità cristiana e tutte le spiritualità che si trovano nel seno della madre Chiesa sono altrettanto valide se portano a scoprire sempre meglio il volto del Signore nostro Gesù Cristo.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- consideriamo le Associazioni dei Salesiani Cooperatori, Ex-Allievi, Gruppo Giovani
Famiglie, come lo sbocco naturale per i giovani che maturano e diventano adulti;
- ci impegniamo a qualificare sempre più le nostre Associazioni giovanili, partecipando sempre meglio alle proposte MGS;
- ci impegniamo a coinvolgere meglio i gruppi sportivi presenti nell’Oratorio;
- ci impegniamo a dare spazio ad altre forme associative, purché siano aperte ad accettare la proposta formativa salesiana (eventuali gruppi tipo Scout o gruppi di preghiera come “I Seguaci di Maria”).
6) ANIMAZIONE PASTORALE.
Obiettivo: Educazione integrale, cioè crescita fisica e materiale e crescita spirituale.
a) “Date ampio spazio ai giovani per saltare, correre e giocare”, amate quello che loro amano, nell’ambito del bene, per poter fare loro amare le cose buone che proponete. Questo, in sintesi è il pensiero di Don Bosco, che si presta magnificamente ad implementare la crescita fisica e materiale.
b) La crescita spirituale si coniuga bene con Evangelizzazione e Missione. E la Missione di evangelizzare i giovani si esplica su tre gradi: 1) Il Primo Annuncio: incontrare Gesù; 2) Iniziazione cristiana in un contesto di vita comunitaria; 3) Animazione cristiana della cultura giovanile (...cristianizzare il web, la vita del bar e le discoteche, gli stadi di calcio, la musica, televisione, cinema, ecc).
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ - pag. 4 -
Praticamente per il nostro Oratorio:
- mettiamo al primo posto l’evangelizzazione esplicita, ogni giorno con le preghiere della sera ma anche con il coinvolgimento dei gruppi sportivi;
- curiamo la Catechesi specie per quei giovani che necessitano di un accompagnamento personalizzato;
- offriamo ai nostri gruppi associativi approfondimenti e ritiri spirituali frequenti;
- qualifichiamo sempre di più l’impegno “pastorale” sul web attraverso il nostro sito donboscocanicatti.weebly.com e la partecipazione alla RaDio ForYou, ecc.
- ci rendiamo presente in modo propositivo nelle TV, radio e giornali locali;
- partecipiamo alle iniziative territoriali del Comune, Associazioni varie, Scuole, ecc.
Lavorando assiduamente su tutti questi fronti, non da soli, ma coinvolgendo fattivamente salesiani e laici, genitori, educatori e collaboratori, avremo messo le basi per una esplicita animazione vocazionale, che non sarà una proposta da “marziani” verso un pubblico giovanile che risponderà con dispregio e irrisione, ma una proposta preparata da tempo nelle parole e nei fatti.
>>> Il nostro Rettor Maggiore Don Pascual Chàvez ci ricorda che anche lui ha avuto una esperienza su questo riguardo: “ Un giovane che frequentava la nostra scuola e la squadra di basket, scelse di farsi religioso presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, mi scrisse che era rimasto deluso per non avere avuto un invito esplicito da parte nostra per farsi Salesiano…” <<<
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Non abbiamo allora paura di essere propositivi. D’altronde però, non possiamo piazzare tali proposte esplicite di vita salesiana tra un gruppo di ragazzi che conosciamo poco, a cui non si è mai parlato di impegno cristiano anche nel matrimonio o nel volontariato …
>>> Oggi i ragazzi nei paesi evoluti e del benessere, sono già sazi non solo di cibo ma anche di beni superflui e di “sicurezza sociale”, per cui si è portati pochissimo verso un impegno totalizzante della propria vita nella vocazione religiosa e non si pensa affatto a donarla interamente come “umili operai nella vigna del Signore” (Benedetto XVI, il giorno della sua elezione). Questa può essere veramente una sfida nel convincere i giovani che si può diventare veramente anticonformisti e rivoluzionari nella via del bene, dando tutta la propria vita al servizio del Vangelo … <<<
(pensiero tratto dalla Presentazione di don Pascual Chàvez alla rivista annuale “Salesiani”).
Praticamente per il nostro Oratorio:
Usiamo strategie utili alla formazione integrale del giovane capace di donarsi:
- con le tecniche di animazione ben apprese,
- la preghiera, l’amorevolezza con i giovani, l’animazione missionaria,
- la pratica della direzione spirituale, della confessione e comunione frequente,
- con le celebrazioni liturgiche,
- con una azione diretta verso i più poveri ed emarginati.
Questo progetto dell’Oratorio Don Bosco di Canicattì, sarà ripreso e discusso ogni anno dal Consiglio dell’Oratorio in sede di programmazione e in sede di verifica. Con la grazia del Signore nostro Gesù Cristo che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Maria Auxilium Christianorum e Don Bosco, pregate per noi. (Fine)
PROGETTO ORATORIO.
Il nostro Oratorio Don Bosco si dota di un Progetto Oratorio per il triennio 2012 - 2015, sapendo che ai nostri tempi tale Progetto deve essere continuamente revisionato ed aggiornato, per renderlo adatto ai tempi: “con Don Bosco e coi tempi”!
1) L’Icona Biblica che viene scelta in adesione al progetto ispettoriale della Sicilia è IL BUON PASTORE.
Tale icona, infatti, indica gli atteggiamenti che ogni operatore pastorale deve avere;
- è esempio concreto ed espressione del Criterio Oratoriano;
- suggerisce l’atteggiamento dell’andare incontro, dell’uscire dagli schemi rigidi che l’oratorio deve avere e della capacità di adattare la proposta formativa ai singoli ragazzi e giovani che frequentano;
- rivela la “chiamata” a seguire Gesù per diventare “pastori”.
Ci viene incontro, in tutto ciò, la frase di Don Bosco: l’educazione è cosa di cuore!
Il cuore oratoriano di Don Bosco si caratterizza per la motivazione spirituale del suo impegno sociale: buoni cristiani e onesti cittadini. L’educatore, pertanto, è il mediatore dell’azione della grazia di Dio per educare ed evangelizzare. La preghiera è il punto di partenza di ogni iniziativa.
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo perché ogni giorno, tutti i giorni ci si raccolga con tutti i ragazzi e
giovani per la preghiera e il pensiero formativo, generalmente verso le 18 serali e,
in estate, anche con le preghiere e il buon giorno nella mattinata.
2) UN CUORE APERTO ALLA COMUNITA’.
L’Oratorio è una Comunità, ma si rivolge anche alla Comunità Parrocchiale e alla Comunità Civile territoriale. In particolare agisce come Comunità Educativo-Pastorale, per cui è formata con solo da ragazzi e giovani ma anche da adulti che partecipano dello stesso Progetto Educativo e che quindi tendono ad attualizzare nell’ambito dell’oratorio una esperienza di Chiesa inserita nel contesto civile. In particolare evidenziano la dimensione educativa (edùcere, cioè tirare fuori, o meglio aiutare perché il giovane impari a tirare fuori e mettere in pratica le sue stesse potenziali e talenti - G. Corallo, Corso di Pedagogia); e la dimensione pastorale, per saper sempre meglio interagire con gli altri e intraprendere un percorso spirituale che sia duraturo nel tempo, con sbocchi vocazionali (impegni tra i cooperatori o gli ex-allievi, ma anche riflessioni sulla propria vita come possibili consacrati SDB o FMA, ecc.)
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo perché i vari gruppi di Giovani ed Animatori che seguono la spiritualità
MGS, possano sempre meglio interagire con i Cooperatori ed Ex Allievi, con la nostra Parrocchia e con le forze sociali (Comune, Scuole, Parrocchie) territoriali, attraverso l’organismo del Consiglio Oratoriano.
3) UN CUORE CHE ALIMENTA LA PASSIONE PER I GIOVANI.
L’ambiente oratoriano è il clima che caratterizza ogni opera salesiana, non solo l’Oratorio.
La predilezione per i giovani si manifesta praticamente nello stare fisicamente con loro e nel condividere le loro gioie e i loro dolori, amando ciò che essi amano purché sia amabile, esprimendo il lato vero dell’amore per i giovani che consiste nel voler il loro bene aiutandoli a crescere. Help us grow: aiutateci a crescere! Così si esprimeva il logo dell’Oratorio Salesiano di Sliema, Malta.
Praticamente per il nostro Oratorio:
Ci impegniamo per l’assistenza diretta nei cortili e nelle sale e per l’organizzazione
delle attività formative, ricreative e sportive in vista di una crescita armoniosa e totale.
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ AG - pag. 2 -
4) CRITERI CARISMATICI ED IDENTITA’ DELL’ORATORIO SALESIANO.
Il criterio permanente dell’Oratorio consiste nel tenere presente innanzitutto i ragazzi e giovani di quel dato territorio e di un dato tempo, e per questo “mettere al centro dell’interesse e dell’azione il giovane”.
Questo si potrà ben realizzare con l’indirizzo che ci viene dato dalle Costituzioni Salesiane: che l’Oratorio sia Parrocchia che evangelizza, Casa che accoglie, Scuola che avvia alla vita, Cortile per incontrarci da amici e vivere in allegria.
In altre parole l’Oratorio con i suoi animatori, adulti e dirigenti, deve avere la capacità ci proporre esplicitamente l’evangelizzazione, prima evangelizzazione con alcuni e profonda evangelizzazione con altri, considerando anche la necessità di proporre ai più sensibili, esempi e stili di vita fortemente impegnativi, sempre in un clima di accoglienza per tutti, con una sapienza che trasforma ogni esperienza in una scuola di vita, creando e mantenendo quel clima di apertura e di allegria propria del cortile.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Clima di accoglienza, con l’atteggiamento delle persone, la cura degli ambienti, disegni e scritte di accoglienza.
- Mantenimento del clima di serenità, unito alla “declinazione delle regole” che danno maggiore sicurezza ma anche rispetto per le persone e l’ambiente.
5) EDUCARE EVANGELIZZANDO ED EVANGELIZZARE EDUCANDO.
Parole chiave: Educare, Civilizzare.
La Pastorale giovanile si caratterizza per una sua incarnazione culturale nell’area dell’educazione, e la Pedagogia salesiana si distingue per una costante finalizzazione pastorale.
“L’Educazione è il nostro modo preferito e il nostro campo privilegiato per evangelizzare e l’annuncio del Vangelo è la ragion d’essere della nostra arte educativa”. (Don Egidio Viganò, Rettor Maggiore, chiusura del Capitolo Generale Salesiano XXI).
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Bisogna evitare che l’attività dell’Oratorio abbia finalità solamente ludiche.
- Rafforzare la formazione degli animatori, allenatori ed educatori.
- Coinvolgere genitori ed adulti nel cammino di educazione.
a) Cosa richiede l’Arte Educativa?
· Profonda motivazione vocazionale
· Stretto legame del Vangelo con la cultura
· Senso pedagogico della gradualità
· Consapevolezza del fine ultimo della salvezza operata da Gesù Cristo
· Adattare l’azione educativa alla condizione evolutiva del giovane
· Promuovere il dialogo tra Fede, Cultura e Religioni
· Privilegiare il rapporto educativo personale senza diminuire il rapporto educativo con la massa.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Gli educatori ed animatori si impegnano ad uno studio pedagogico approfondito lo studio della condizione giovanile, oggi a Canicattì.
b) Associazionismo e Gruppi d’impegno.
Don Bosco favorì vari forme di associazionismo chiamate Compagnie. Oggi i linguaggi e le modalità di aggregazione si esprimono diversamente, ma resta valida l’intuizione fondamentale e la sfida ad impegnare e responsabilizzare i giovani.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Dare fiducia ai giovani e possibilità di gestire gruppi associativi (attualmente il
Gruppo Giovani Animatori (sedicenni), ma anche “I Seguaci di Maria”).
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ AG - pag. 3 -
c) Vari tipi di Associazioni coesistono in un Oratorio:
· Associazioni riconosciute civilmente (del Tempo Libero, come TGS, CGS, CNOS-Sport, PGS e altro);
· Associazioni formative (quelli nell’ambito diretto del MGS, o tipo Scout o altro);
· Associazioni di interesse, musicale, teatrale, danza, comunicazioni, sport, ecc.
L’elemento unificatore è il progetto dell’Oratorio, che dà ai responsabili la consapevolezza di concorrere alla realizzazione di una mèta comune, che è quella della educazione del giovane e della sua crescita integrale in una visione cristiana della vita, attraverso la condivisione di elementi carismatici ed identità spirituale propri del Movimento Giovanile Salesiano.
Il MGS da una parte offre questa sua identità spirituale offrendola come una spiritualità della gioia e dell’ottimismo, ma anche esperienza profonda di preghiera:
· una esperienza spirituale e sociale completa, capace di orientare le scelte vocazionali, intese come gamma di scelta completa (matrimonio cristiano, professione svolta come attività socialmente utile, volontariato, scelte di vita sacerdotale o consacrata con il dono completo e totale di sé e come risposta alla chiamata di Dio);
· una esperienza che diventa anzi, ponte tra strada e Chiesa e che si rivolge per ciò stesso, anche ai lontani, a volte caduti nelle maglie della delinquenza, o a quelli del muretto, cioè a quelli che restano ai margini della vita dell’Oratorio;
· esperienza associativa coinvolgente ed attraente sia per quanto riguarda le relazioni interpersonali che per quanto riguarda i mezzi adoperati (uso delle moderne tecniche informatiche, esperienze artistiche o sportive di buon livello, escursionismo, bricolage, ecc.);
ma d’altra parte non si intimidisce davanti ad altre proposte ed identità spirituali ritenendole superiori o carismaticamente più complete, come purtroppo è successo in passato. Ben sappiamo che “Spiritus spirat ubi vult”, -dove vuole- come dice la Scrittura: lo Spirito ha una grande varietà di manifestazioni sempre valide, ma sarebbe ingiusto dire e pensare che un giovane che vuole impegnarsi maggiormente nel campo della propria formazione deve ricorrere ad altre spiritualità. Piuttosto dobbiamo dire che ognuno è libero di scegliere quello che crede con una propria sensibilità cristiana e tutte le spiritualità che si trovano nel seno della madre Chiesa sono altrettanto valide se portano a scoprire sempre meglio il volto del Signore nostro Gesù Cristo.
Praticamente per il nostro Oratorio:
- consideriamo le Associazioni dei Salesiani Cooperatori, Ex-Allievi, Gruppo Giovani
Famiglie, come lo sbocco naturale per i giovani che maturano e diventano adulti;
- ci impegniamo a qualificare sempre più le nostre Associazioni giovanili, partecipando sempre meglio alle proposte MGS;
- ci impegniamo a coinvolgere meglio i gruppi sportivi presenti nell’Oratorio;
- ci impegniamo a dare spazio ad altre forme associative, purché siano aperte ad accettare la proposta formativa salesiana (eventuali gruppi tipo Scout o gruppi di preghiera come “I Seguaci di Maria”).
6) ANIMAZIONE PASTORALE.
Obiettivo: Educazione integrale, cioè crescita fisica e materiale e crescita spirituale.
a) “Date ampio spazio ai giovani per saltare, correre e giocare”, amate quello che loro amano, nell’ambito del bene, per poter fare loro amare le cose buone che proponete. Questo, in sintesi è il pensiero di Don Bosco, che si presta magnificamente ad implementare la crescita fisica e materiale.
b) La crescita spirituale si coniuga bene con Evangelizzazione e Missione. E la Missione di evangelizzare i giovani si esplica su tre gradi: 1) Il Primo Annuncio: incontrare Gesù; 2) Iniziazione cristiana in un contesto di vita comunitaria; 3) Animazione cristiana della cultura giovanile (...cristianizzare il web, la vita del bar e le discoteche, gli stadi di calcio, la musica, televisione, cinema, ecc).
ORATORIO DON BOSCO di CANICATTI’ - pag. 4 -
Praticamente per il nostro Oratorio:
- mettiamo al primo posto l’evangelizzazione esplicita, ogni giorno con le preghiere della sera ma anche con il coinvolgimento dei gruppi sportivi;
- curiamo la Catechesi specie per quei giovani che necessitano di un accompagnamento personalizzato;
- offriamo ai nostri gruppi associativi approfondimenti e ritiri spirituali frequenti;
- qualifichiamo sempre di più l’impegno “pastorale” sul web attraverso il nostro sito donboscocanicatti.weebly.com e la partecipazione alla RaDio ForYou, ecc.
- ci rendiamo presente in modo propositivo nelle TV, radio e giornali locali;
- partecipiamo alle iniziative territoriali del Comune, Associazioni varie, Scuole, ecc.
Lavorando assiduamente su tutti questi fronti, non da soli, ma coinvolgendo fattivamente salesiani e laici, genitori, educatori e collaboratori, avremo messo le basi per una esplicita animazione vocazionale, che non sarà una proposta da “marziani” verso un pubblico giovanile che risponderà con dispregio e irrisione, ma una proposta preparata da tempo nelle parole e nei fatti.
>>> Il nostro Rettor Maggiore Don Pascual Chàvez ci ricorda che anche lui ha avuto una esperienza su questo riguardo: “ Un giovane che frequentava la nostra scuola e la squadra di basket, scelse di farsi religioso presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, mi scrisse che era rimasto deluso per non avere avuto un invito esplicito da parte nostra per farsi Salesiano…” <<<
Praticamente per il nostro Oratorio:
- Non abbiamo allora paura di essere propositivi. D’altronde però, non possiamo piazzare tali proposte esplicite di vita salesiana tra un gruppo di ragazzi che conosciamo poco, a cui non si è mai parlato di impegno cristiano anche nel matrimonio o nel volontariato …
>>> Oggi i ragazzi nei paesi evoluti e del benessere, sono già sazi non solo di cibo ma anche di beni superflui e di “sicurezza sociale”, per cui si è portati pochissimo verso un impegno totalizzante della propria vita nella vocazione religiosa e non si pensa affatto a donarla interamente come “umili operai nella vigna del Signore” (Benedetto XVI, il giorno della sua elezione). Questa può essere veramente una sfida nel convincere i giovani che si può diventare veramente anticonformisti e rivoluzionari nella via del bene, dando tutta la propria vita al servizio del Vangelo … <<<
(pensiero tratto dalla Presentazione di don Pascual Chàvez alla rivista annuale “Salesiani”).
Praticamente per il nostro Oratorio:
Usiamo strategie utili alla formazione integrale del giovane capace di donarsi:
- con le tecniche di animazione ben apprese,
- la preghiera, l’amorevolezza con i giovani, l’animazione missionaria,
- la pratica della direzione spirituale, della confessione e comunione frequente,
- con le celebrazioni liturgiche,
- con una azione diretta verso i più poveri ed emarginati.
Questo progetto dell’Oratorio Don Bosco di Canicattì, sarà ripreso e discusso ogni anno dal Consiglio dell’Oratorio in sede di programmazione e in sede di verifica. Con la grazia del Signore nostro Gesù Cristo che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Maria Auxilium Christianorum e Don Bosco, pregate per noi. (Fine)