Le Chiese di Canicattì
Chiesa Madre
.Chiesa Madre San Pancrazio, edificata grazie alle offerte dei baroni Adamo e della popolazione, nel 1760. Conserva una tela del "Monocolo" Pietro d'Asaro, rappresentante la Sacra Famiglia, sant'Anna, san Gioacchino e un donatore con un cesto di frutta, la statua marmorea della Madonna delle Grazie di epoca bizantina, un reliquiario del settecento, il coro ligneo del settecento in stile Luigi XVI, un dipinto ad olio raffigurante la Vergine Addolorata del pittore Olivio Sozzi, una statuetta marmorea rappresentante l'"Ecce Homo" di buona fattura e di autore ignoto, un fonte battesimale del seicento e altre opere di minor valore. All'interno del Duomo di Canicattì riposa in un sarcofago marmoreo, l'arcivescovo Angelo Ficarra. Il vecchio duomo sorgeva nei pressi della Rocca Baronale e risaliva all'epoca della conquista normanna, ma fu poi abbandonato perché fatiscente già verso la fine del seicento.
Chiesa del Santo Spirito con annesso convento e chiostro dei frati minori osservanti, del seicento. Il convento fu edificato per volere di donna Antonia Balsamo Bonanno e del frate Antonio Nocera, sui resti di un vecchio oratorio. La chiesa, a tre navate, conserva una statua marmorea, degli inizi del seicento, rappresentante la Madonna col bambino, di scuola gaginesca e un Crocifisso, di ignoto autore, festeggiato ogni anno il 3 maggio.
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del 1662. Annesso alla chiesa fu edificato il Monastero delle benedettine, oggi abbandonato. La chiesa, tra le più belle di Canicattì, è oggi in attesa di restauro. All'interno si conservavano oggetti sacri di grande valore e numerosi stucchi di scuola serpottiana.
Chiesa di San Diego d'Alcalà, protettore della città, sede della Confraternita dei Santi Sebastiano e Diego. Nella parrocchia si organizza la tradizionale processione del Venerdì Santo, risalente al settecento e tuttora molto sentita dalla popolazione. La via Crucis con le statue del Cristo, della Madonna Addolorata, di Santa Maria Maddalena e di San Giovanni, vede la partecipazione delle autorità religiose, politiche, civili e militari della città.
Chiesa di Santa Maria del Carmelo, edificata alla fine del cinquecento assieme al convento dei frati carmelitani. Agli inizi dell'Ottocento la chiesa fu ricostruita a spese degli zolfatai. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, il convento fu abbattuto e al suo posto furono edificati la Casa del Fascio (oggi palazzo della Guardia di Finanza) e il Teatro Comunale Sociale.
Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, edificata dai baroni Adamo e un tempo sede della Confraternita che assisteva i condannati a morte. All'interno si conserva una tela settecentesca del pittore Guadagnino raffigurante la Madonna che assiste un morente.
Chiesa di San Giuseppe, edificata nel seicento e rimaneggiata nei secoli successivi, accanto a quello che fu l'Ospedale dei Poveri e oggi è il Collegio di Maria. L'interno conserva una statua lignea di San Giuseppe, opera del Bagnasco e un soffitto ligneo a cassettoni di pregevole fattura.
Chiesa di San Biagio, esistente già alla fine del cinquecento e nell'Ottocento affidata ai padri agostiniani. L'interno conserva tele settecentesche di buona fattura, un'antica statua di San Biagio e una pregevole statua lignea dell'Addolorata.
Chiesa di San Francesco, della fine del '500, un tempo dei frati conventuali. La chiesa, conserva una statua dell'Immacolata, ritenuta miracolosa dalla popolazione, incoronata nel 1954 dall'arcivescovo di Palermo Ernesto Ruffini, Regina della città. La chiesa conserva una cripta del '500, scoperta negli anni cinquanta del secolo scorso.
Chiesa San Domenico, del 1612, con annesso convento, un tempo dei domenicani. La chiesa conserva due antiche statue, San Domenico e San Tommaso, ritrovate durante alcuni lavoro di restauro.
Chiesa Madonna della Rocca, edificata nel Settecento e ristrutturata negli anni settanta del Novecento. Nella chiesa, riposano le spoglie mortali del Venerabile Gioacchino La Lomia, che nel 1881 operava già nel convento dei Cappuccini, annesso alla chiesa.
Chiesa della Sacra Famiglia, gestita dai Padri Vocazionisti, presenta una pianta circolare e si trova all'uscita in direzione Naro.
Cappella Ospedale "Barone Lombardo" che si trova all'interno del nuovo Ospedale all'uscita Canicattì sud, presenta una pianta circolare ed è stata eretta alla fine degli anni 80.
Chiesa di Sant'Eduardo, che si trova nella parte alta della città, nel quartiere Borgalino.
Santuario della Madonna dell'Aiuto, è un edificio moderno nato per volontà dei devoti delle vicine campagne. Si trova sulla strada statale che conduce in direzione Caltanissetta.
Chiesa di San Calogero, sorge sul fianco della collina, tra sbalzi e dirupi; non di rado si aprono grotte, una volta usate per il ricovero degli animali dai pastori, che avevano edificato le proprie dimore accanto ed in contiguità con esse. Di modeste dimensioni, annoverata tra le chiese cimiteriali, fu eretta nel Settecento, per accogliervi una confraternita e la sepoltura dei condannati a morte e dei forestieri, ma ben presto fu luogo caratterizzante della vita del quartiere e tale ruolo continua a mantenere tutt'oggi. La Parrocchia di "San Calogero" è stata eretta con decreto vescovile il 3 gennaio 1946.
Chiesa SS. Crocifisso - Rinazzi, costruita di recente, intorno agli anni '60, sulle vestigia dell'antica chiesetta di "Rinazzi", lungo la vecchia "trazzera" che congiungeva la Marina di Palma alla piana di Catania (probabilmente corrispondente alla strada imperiale romana denominata oggi Itinerarium Antonini, da Catania, via Caltagirone, Mazzarino, fino ad Agrigento), via per la transumanza nel lontano passato, trasformata oggi, in carreggiata asfaltata. La parrocchia "SS. Crocifisso" è stata eretta con decreto vescovile il 2 febbraio 1966.
Chiesa S. Nicola di Bari, è stata edificata nella seconda metà del Settecento, per servire il quartiere circostante, abitato prevalentemente da contadini ed allevatori. Questi ultimi, essendo la chiesa perfettamente isolata da altri edifici, per voto a "Sant'Alò" (S. Luigi o S. Ludovico), in passato compivano più volte il periplo della chiesa con gli armenti. L'asse viario principale del quartiere è costituito dalla via Lepanto: questa consentiva il collegamento diretto tra i quartieri più a monte, abitati dai contadini, compreso Borgalino ed oltre, ed i campi a valle verso ovest, oltre l'abitato, prevalentemente coltivato ad orti, data la ricchezza di sorgenti e corsi d'acqua nella zona. La chiesa di San Nicolò ad unica navata è stata la succursale della Parrocchia di San Domenico. Restaurata nel 1849, è stata chiusa al culto per circa un trentennio perché versava in pessime condizioni strutturali. Solo da qualche anno, riaperta al culto in seguito ad un successivo restauro.Si trovano nell'altare maggione la statua di San Nicolò di Bari, nell'altare a sinistra la Madonna della Provvidenza. Attualmente è stata assegnata dal Vescovo alla Comunità romena di fede ortodossa.
Chiesa B.M.V. Delle Grazie. La chiesa rupestre della Beata Maria Vergine delle Grazie, in "Contrada Gulfi" è stata scavata interamente nella roccia, in una parete dell'ampia aula campeggia la figura dipinta Beata Maria Vergine con il bambino, venerata con il titolo di "Madonna delle Grazie", per i quali i canicattinesi hanno una grande devozione. La parrocchia "Beata Maria Vergine Mediatrice di tutte le Grazie" è eretta con decreto vescovile il 31 maggio 1960.
Chiesa di Santa Lucia, esisteva prima del 1740. Costruita, come chiesetta rurale, nei pressi dell'antico mulino "Santa Lucia", oggi, invece, è ben inserita nel nuovo tessuto urbanistico. Recentemente, tra il 1993 e il 1994, è stata restaurata riportando alla luce la facciata di pietre arenarie intagliate. Di modeste dimensione, troviamo all'interno, sull'altare maggiore la statua lignea di Santa Lucia, venerata da molti fedeli, essendo la "protettrice della vista".
Chiesa del Purgatorio. Sul lato occidentale della Piazza IV Novembre, l'antica Piazza delle Erbe, si erge la facciata della Chiesa del Purgatorio, edificata dal barone Gaetano Adamo e dal fratello don Carlo sul sito, occupato fino al 1798 dalle carceri di Canicattì: in essa fino al 1880 operò una confraternita omonima. I lavori, iniziati nel 1803, furono ultimati nel 1806, quando la chiesa fu benedetta da mons. Saverio Granata, vescovo di Agrigento. Le partizioni architettoniche del prospetto sono contraddistinte dal colore caldo della pietra calcarea, che si staglia sul piatto intonaco bianco. La facciata è, inoltre, caratterizzata da una finestra centrale ovale, coronata da un medaglione raffigurante le Anime del Purgatorio: è l'unica opera assegnata allo scultore palermitano Vincenzo Spinoso, che la eseguì nel 1804. Alle estremità del timpano sono sistemate, sfalsate, coppie di pissidi acroteriali. Successiva è la loggia campanaria, affiancata da volute a spirali quadrate.
Chiesa SS. Redentore Costruita per iniziativa dei primi abitanti fuori dalla cinta, "lu quartieri fora paisi" oggi chiamato "Oltreponte", nei primissimi anni del secolo (1905). La prima messa si potè celebrare pur in mezzo a terriccio, legnami, tavole, con le pareti ancora grezze il 29 giugno 1929. La parrocchia "SS. Redentore" è stata eretta con decreto vescovile il 2 febbraio 1934.
Chiesa di Santa Chiara, di recente costruzione presenta al suo interno una bella statua di Santa Chiara. La Chiesa si trova nella zona sud di Canicattì.
Chiesa di Maria Ausiliatrice. La chiesa di recente costruzione, sorge nel quartiere Rovitelli, su progetto dell'architetto Guadagnino. I lavori per la costruzione della Chiesa di Maria Ausiliatrice iniziarono nel 1984 e durarono circa dieci anni. Il 27 ottobre 1991 il vescovo di Agrigento ha affidato la parrocchia ai Salesiani, i quali dirigono anche l'annesso Oratorio. Presenta una pianta ottagonale, le parti strutturali sia negli interni che negli esterni sono in cemento armato tutte a faccia vista.
All'interno si possono ammirare opere di diversi artisti locali, tra cui il mosaico in marmo posto alle spalle dell'altare raffigurante Gesù, realizzato dall'artista Michele Giardina, autore anche delle formelle in terracotta raffiguranti la Passione di Cristo, mentre l'altare monumentale di Maria ausiliatrice è realizzato dall'artista Salvatore Cipolla. E' presente una grande immagine di Gesù ad Emmaus e 4 statue raffiguranti Sant'Antonio, San Giuseppe nonchè le due sante martiri siciliane Sant'Agata (Catania 251 d.C). e Santa Lucia, (Siracusa qualche anno dopo). In una parrocchia salesiana non può mancare una bella statua di San Giovanni Bosco assieme al giovane San Domenico Savio.
Fonte: wikipedia.it, comune.canicatti.ag.it - Le integrazioni sono a cura del nostro sito.
Chiesa del Santo Spirito con annesso convento e chiostro dei frati minori osservanti, del seicento. Il convento fu edificato per volere di donna Antonia Balsamo Bonanno e del frate Antonio Nocera, sui resti di un vecchio oratorio. La chiesa, a tre navate, conserva una statua marmorea, degli inizi del seicento, rappresentante la Madonna col bambino, di scuola gaginesca e un Crocifisso, di ignoto autore, festeggiato ogni anno il 3 maggio.
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del 1662. Annesso alla chiesa fu edificato il Monastero delle benedettine, oggi abbandonato. La chiesa, tra le più belle di Canicattì, è oggi in attesa di restauro. All'interno si conservavano oggetti sacri di grande valore e numerosi stucchi di scuola serpottiana.
Chiesa di San Diego d'Alcalà, protettore della città, sede della Confraternita dei Santi Sebastiano e Diego. Nella parrocchia si organizza la tradizionale processione del Venerdì Santo, risalente al settecento e tuttora molto sentita dalla popolazione. La via Crucis con le statue del Cristo, della Madonna Addolorata, di Santa Maria Maddalena e di San Giovanni, vede la partecipazione delle autorità religiose, politiche, civili e militari della città.
Chiesa di Santa Maria del Carmelo, edificata alla fine del cinquecento assieme al convento dei frati carmelitani. Agli inizi dell'Ottocento la chiesa fu ricostruita a spese degli zolfatai. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, il convento fu abbattuto e al suo posto furono edificati la Casa del Fascio (oggi palazzo della Guardia di Finanza) e il Teatro Comunale Sociale.
Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, edificata dai baroni Adamo e un tempo sede della Confraternita che assisteva i condannati a morte. All'interno si conserva una tela settecentesca del pittore Guadagnino raffigurante la Madonna che assiste un morente.
Chiesa di San Giuseppe, edificata nel seicento e rimaneggiata nei secoli successivi, accanto a quello che fu l'Ospedale dei Poveri e oggi è il Collegio di Maria. L'interno conserva una statua lignea di San Giuseppe, opera del Bagnasco e un soffitto ligneo a cassettoni di pregevole fattura.
Chiesa di San Biagio, esistente già alla fine del cinquecento e nell'Ottocento affidata ai padri agostiniani. L'interno conserva tele settecentesche di buona fattura, un'antica statua di San Biagio e una pregevole statua lignea dell'Addolorata.
Chiesa di San Francesco, della fine del '500, un tempo dei frati conventuali. La chiesa, conserva una statua dell'Immacolata, ritenuta miracolosa dalla popolazione, incoronata nel 1954 dall'arcivescovo di Palermo Ernesto Ruffini, Regina della città. La chiesa conserva una cripta del '500, scoperta negli anni cinquanta del secolo scorso.
Chiesa San Domenico, del 1612, con annesso convento, un tempo dei domenicani. La chiesa conserva due antiche statue, San Domenico e San Tommaso, ritrovate durante alcuni lavoro di restauro.
Chiesa Madonna della Rocca, edificata nel Settecento e ristrutturata negli anni settanta del Novecento. Nella chiesa, riposano le spoglie mortali del Venerabile Gioacchino La Lomia, che nel 1881 operava già nel convento dei Cappuccini, annesso alla chiesa.
Chiesa della Sacra Famiglia, gestita dai Padri Vocazionisti, presenta una pianta circolare e si trova all'uscita in direzione Naro.
Cappella Ospedale "Barone Lombardo" che si trova all'interno del nuovo Ospedale all'uscita Canicattì sud, presenta una pianta circolare ed è stata eretta alla fine degli anni 80.
Chiesa di Sant'Eduardo, che si trova nella parte alta della città, nel quartiere Borgalino.
Santuario della Madonna dell'Aiuto, è un edificio moderno nato per volontà dei devoti delle vicine campagne. Si trova sulla strada statale che conduce in direzione Caltanissetta.
Chiesa di San Calogero, sorge sul fianco della collina, tra sbalzi e dirupi; non di rado si aprono grotte, una volta usate per il ricovero degli animali dai pastori, che avevano edificato le proprie dimore accanto ed in contiguità con esse. Di modeste dimensioni, annoverata tra le chiese cimiteriali, fu eretta nel Settecento, per accogliervi una confraternita e la sepoltura dei condannati a morte e dei forestieri, ma ben presto fu luogo caratterizzante della vita del quartiere e tale ruolo continua a mantenere tutt'oggi. La Parrocchia di "San Calogero" è stata eretta con decreto vescovile il 3 gennaio 1946.
Chiesa SS. Crocifisso - Rinazzi, costruita di recente, intorno agli anni '60, sulle vestigia dell'antica chiesetta di "Rinazzi", lungo la vecchia "trazzera" che congiungeva la Marina di Palma alla piana di Catania (probabilmente corrispondente alla strada imperiale romana denominata oggi Itinerarium Antonini, da Catania, via Caltagirone, Mazzarino, fino ad Agrigento), via per la transumanza nel lontano passato, trasformata oggi, in carreggiata asfaltata. La parrocchia "SS. Crocifisso" è stata eretta con decreto vescovile il 2 febbraio 1966.
Chiesa S. Nicola di Bari, è stata edificata nella seconda metà del Settecento, per servire il quartiere circostante, abitato prevalentemente da contadini ed allevatori. Questi ultimi, essendo la chiesa perfettamente isolata da altri edifici, per voto a "Sant'Alò" (S. Luigi o S. Ludovico), in passato compivano più volte il periplo della chiesa con gli armenti. L'asse viario principale del quartiere è costituito dalla via Lepanto: questa consentiva il collegamento diretto tra i quartieri più a monte, abitati dai contadini, compreso Borgalino ed oltre, ed i campi a valle verso ovest, oltre l'abitato, prevalentemente coltivato ad orti, data la ricchezza di sorgenti e corsi d'acqua nella zona. La chiesa di San Nicolò ad unica navata è stata la succursale della Parrocchia di San Domenico. Restaurata nel 1849, è stata chiusa al culto per circa un trentennio perché versava in pessime condizioni strutturali. Solo da qualche anno, riaperta al culto in seguito ad un successivo restauro.Si trovano nell'altare maggione la statua di San Nicolò di Bari, nell'altare a sinistra la Madonna della Provvidenza. Attualmente è stata assegnata dal Vescovo alla Comunità romena di fede ortodossa.
Chiesa B.M.V. Delle Grazie. La chiesa rupestre della Beata Maria Vergine delle Grazie, in "Contrada Gulfi" è stata scavata interamente nella roccia, in una parete dell'ampia aula campeggia la figura dipinta Beata Maria Vergine con il bambino, venerata con il titolo di "Madonna delle Grazie", per i quali i canicattinesi hanno una grande devozione. La parrocchia "Beata Maria Vergine Mediatrice di tutte le Grazie" è eretta con decreto vescovile il 31 maggio 1960.
Chiesa di Santa Lucia, esisteva prima del 1740. Costruita, come chiesetta rurale, nei pressi dell'antico mulino "Santa Lucia", oggi, invece, è ben inserita nel nuovo tessuto urbanistico. Recentemente, tra il 1993 e il 1994, è stata restaurata riportando alla luce la facciata di pietre arenarie intagliate. Di modeste dimensione, troviamo all'interno, sull'altare maggiore la statua lignea di Santa Lucia, venerata da molti fedeli, essendo la "protettrice della vista".
Chiesa del Purgatorio. Sul lato occidentale della Piazza IV Novembre, l'antica Piazza delle Erbe, si erge la facciata della Chiesa del Purgatorio, edificata dal barone Gaetano Adamo e dal fratello don Carlo sul sito, occupato fino al 1798 dalle carceri di Canicattì: in essa fino al 1880 operò una confraternita omonima. I lavori, iniziati nel 1803, furono ultimati nel 1806, quando la chiesa fu benedetta da mons. Saverio Granata, vescovo di Agrigento. Le partizioni architettoniche del prospetto sono contraddistinte dal colore caldo della pietra calcarea, che si staglia sul piatto intonaco bianco. La facciata è, inoltre, caratterizzata da una finestra centrale ovale, coronata da un medaglione raffigurante le Anime del Purgatorio: è l'unica opera assegnata allo scultore palermitano Vincenzo Spinoso, che la eseguì nel 1804. Alle estremità del timpano sono sistemate, sfalsate, coppie di pissidi acroteriali. Successiva è la loggia campanaria, affiancata da volute a spirali quadrate.
Chiesa SS. Redentore Costruita per iniziativa dei primi abitanti fuori dalla cinta, "lu quartieri fora paisi" oggi chiamato "Oltreponte", nei primissimi anni del secolo (1905). La prima messa si potè celebrare pur in mezzo a terriccio, legnami, tavole, con le pareti ancora grezze il 29 giugno 1929. La parrocchia "SS. Redentore" è stata eretta con decreto vescovile il 2 febbraio 1934.
Chiesa di Santa Chiara, di recente costruzione presenta al suo interno una bella statua di Santa Chiara. La Chiesa si trova nella zona sud di Canicattì.
Chiesa di Maria Ausiliatrice. La chiesa di recente costruzione, sorge nel quartiere Rovitelli, su progetto dell'architetto Guadagnino. I lavori per la costruzione della Chiesa di Maria Ausiliatrice iniziarono nel 1984 e durarono circa dieci anni. Il 27 ottobre 1991 il vescovo di Agrigento ha affidato la parrocchia ai Salesiani, i quali dirigono anche l'annesso Oratorio. Presenta una pianta ottagonale, le parti strutturali sia negli interni che negli esterni sono in cemento armato tutte a faccia vista.
All'interno si possono ammirare opere di diversi artisti locali, tra cui il mosaico in marmo posto alle spalle dell'altare raffigurante Gesù, realizzato dall'artista Michele Giardina, autore anche delle formelle in terracotta raffiguranti la Passione di Cristo, mentre l'altare monumentale di Maria ausiliatrice è realizzato dall'artista Salvatore Cipolla. E' presente una grande immagine di Gesù ad Emmaus e 4 statue raffiguranti Sant'Antonio, San Giuseppe nonchè le due sante martiri siciliane Sant'Agata (Catania 251 d.C). e Santa Lucia, (Siracusa qualche anno dopo). In una parrocchia salesiana non può mancare una bella statua di San Giovanni Bosco assieme al giovane San Domenico Savio.
Fonte: wikipedia.it, comune.canicatti.ag.it - Le integrazioni sono a cura del nostro sito.